Covid, tre bonus Inps da chiedere prima della fine dell'anno: chi può fare domanda

A distanza di oltre un anno dallo scoppio della pandemia di Covid-19, si sono ancora diversi aiuti del Governo da poter richiedere. Si segnalano, riporta trend-online.com, tre bonus erogati dall’Inps e destinati a essere in vigore fino alla fine del 2021, per poi essere “inglobati” nell’assegno unico.

Partiamo dal bonus mamma domani, noto altrimenti come premio alla nascita. Si tratta di un aiuto che l’Inps eroga dal 2017 al genitore che ha avuto un figlio, ha deciso di adottarne uno o di prenderlo in affidamento. È pari a 800 euro una tantum e non richiede la presentazione dell’ISEE, considerando che l’accesso al buono non è legato al reddito. La domanda va presentata alla fine del settimo mese di gravidanza, oppure alla nascita del figlio: si ha a disposizione un anno di tempo dalla data dell’evento per presentare la richiesta.

A questo si affianca il bonus bebè, riconosciuto per ogni figlio nato, adottato o in affidamento fino al 31 dicembre 2021. È pagato su base mensile e ha la durata di un anno a partire dall’arrivo del figlio in famiglia. Si tratta, anche qui, di una misura universale, riconosciuta a tutti e richiesto senza ISEE. Ci sono, tuttavia, dei benefici maggiori per coloro che lo presentano e hanno dei valori economici piuttosto bassi. Chi ha un ISEE fino a 7000 euro, ad esempio, riceverà il bonus bebè nella misura complessiva di 1920 euro annui, e dunque 160 euro in 12 mensilità. La domanda è da presentare all’Inps entro 90 giorni dal lieto evento.

Infine, un’altra misura destinata a scomparire nel momento in cui farà il proprio ingresso l’assegno unico, è il bonus asilo nido. Può essere richiesto per i figli fino a tre anni ed è erogato in tre importi differenzi a seconda dell’ISEE del richiedente. Per coloro che si attestano sotto i 25 mila euro annui, l’assegno è pari a 3000 euro. Anche nel caso bonus asilo nido, come per il bonus bebè, il beneficiario può mandare la richiesta anche senza presentare l’ISEE, ma in tal caso sarà pagato l’importo più basso, ossia 1500 euro.

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