Settembre 19, 2024

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Marco Giallini e la tragica scomparsa della moglie: “È morta tra le mie braccia, le parlo ancora”

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Un amore che ha superato il dolore della morte quello di Marco Giallini per la moglie Loredana, scomparsa nel 2011 a causa di un aneurisma cerebrale. “Alla fine sono in lockdown da quando è morta Loredana”, confessa l’attore di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Un filo che non s’è mai interrotto, tanto che Marco continua a parlarle: “Quando sto solo e qualcosa non va, le dico: ‘eh amore mio…”

Dal momento in cui è scomparsa Loredana, i figli di Giallini sono diventati ancor di più le sue ragioni di vita. Ed è stato per loro che ha tentato, riuscendoci, di diventare un attore popolare: “Per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito. È una cosa stupenda, chi fa il classico si riconosce da lontano”.

Un dolore, quello per la morte della moglie, che Marco non è riuscito mai a superare. Ne ha parlato a cuore aperto nell’intervista: “Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero. Vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: ‘mamma mamma’. Se passa il dolore? E che passa? Ti dimentichi un po’ la voce”.

“Ma di chi? Ma perché?”, risponde l’attore a chi gli chiede se si sia innamorato ancora. “Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni. non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una. I miei figli mi dicono ti amo. Sono bravi. Il grande, una volta, mi disse: io l’adolescenza non l’ho avuta, mamma è morta che avevo 12 anni. Se penso alla morte? La notte ancora aspetto il rientro dei ragazzi, sto sempre lì che stanno per morire. Poi, li sento e scrivo: buonanotte, amori”.

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