Le Iene, il toccante monologo di Arisa: “Essere buoni non è da sfigati…”
2 min readUn bellissimo e toccante monologo quello di Arisa, super ospite della puntata de Le Iene di martedì 22 novembre: “Fino all’ultimo pensavo di non farcela ad essere qui, perché mi vergogno sempre un po’ di quello che sono e di quello che faccio. Mi sono chiesta: a chi interesserà di me, di quello che racconto o di quello che provo io? Poi però, ho pensato che, infondo, io credo nel mio punto di vista, ha già 40 anni ed è figlio delle persone che amo di più al mondo, del cielo della Basilicata, della terra incastrata sotto le unghie, di tante offese mai rese e di troppi no…ma anche di premi inaspettati, di sorrisi non dovuti, dell’amore semplice, quello più puro”.
“Quando mi dicevano che non ce l’avrei fatta, prosegue Arisa, io non rispondevo nulla, mi chiudevo in camera a pensare più forte, ad architettare la mia luce, e alla fine sono riuscita a brillare per davvero. E quando canto è sempre per la pace e per diffondere amore: mi piace che le persone si sentano accettate con la mia musica”.
“Essere buoni non è un precetto religioso o una roba da sfigati, ma una scelta consapevole. E la consapevolezza è la cosa più sexy che ci sia. Allontano, ma non odio mai, mi chiedo sempre il perché prendendomi anche metà della colpa. Tutti noi, nel bene e nel male, siamo la conseguenza di qualcosa o di qualcuno, è la comprensione che fa la differenza. Siate buoni e felici”, ha concluso la cantante.