Settembre 22, 2024

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Tiziano Ferro e la depressione: “Mi facevano mobbing, tutti volevano sapere con chi stavo…”

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Ospite del salotto di Silvia Toffanin Tiziano Ferro si è raccontato a cuore aperto in una bellissima e commovente puntata di Verissimo in cui ha presentato anche il suo ultimo album Il mondo è nostro‘.

La vita è fatta di sofferenze utili, quella l’abbiamo vissuta così, un po’ tutti. Io ho sentito il dovere morale, come è giusto che sia quando fai il mio mestiere, di farla diventare una parentesi di creatività, potendo permettermi questa cosa. Sono uno che esercita l’ottimismo, come una disciplina, un’arte marziale”.

Poi sul suo ruolo da genitore: “Non ho tantissime occasioni come questa di confrontarmi con persone che capiscono cosa vuol dire affrontare un percorso di genitorialità che non è esattamente quello che tutto il mondo ha conosciuto da sempre. Con i pro e i contro, le magie, poi quei momenti in cui ti guardi intorno, dici ‘ma io sono nato per fare questo’. Tutto semplicemente è naturale e non c’è nulla di forzato. Non c’è nulla di strano, non c’è nulla di brutto. C’è soltanto una coppia di bambini, nel mio caso, che ridono dalla mattina alla sera, che dormono 12 ore e ci sei tu che hai rivisto tutte le tue priorità con una semplicità che nella vita non hai mai incontrato”.

Sugli esordi e la depressione invece: “Dopo il Messico ho preso il diploma di laurea e avevo capito che il mio pensiero libero poteva esistere soltanto lontano dalla popolarità e visto che anche in Messico ero diventato popolare, mi sono trasferito in Inghilterra. Quello, però, è stato un capitolo meno edificante, ho toccato la punta più bassa: quell’anonimato è diventato obbligo alla solitudine e non riuscivo più a guardarmi allo specchio. Subivo mobbing, tutti mi chiedevano con chi stavo, chi volevo, ogni intervista era angosciosa perché sapevo che mi avrebbero fatto quella domanda. Mi sentivo di nuovo in terza media, pensavo che sarebbe diventata male e che mi avrebbero iscritto all’albo degli sfigati: avevo paura e mi sentivo difettato e l’Inghilterra ha fatto diventare legge l’idea della solitudine. Lì è esploso, in peggio, il mio rapporto col bere e con l’alcol, questo annichilimento della mente”.

“La depressione è furba, ti convince che la zona di conforto tua, quella del dolore, vada bene così. Non credo che la depressione abbia soluzione definitiva, però continui ad andare in terapia, continui a vedere dei medici specializzati”.

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