Caso Gucci, la confessione della “maga”: “Uccidere il marito era per la Reggiani un tarlo fisso”

2 min read

3 anni ago Elena Bravetti

Mentre si sta girando il film “House of Gucci”, è tornato alla ribalta l’omicidio di Maurizio Gucci per mano della moglie Patrizia Reggiani. A ‘Live – Non è la D’Urso’ è intervenuta Pina Auriemma, la donna accusata di aver assoldato il killer. Dopo 13 anni di carcere, la donna è tornata in libertà e, nel corso dell’intervista, ha dato la sua versione dei fatti: “Purtroppo si sta girando questo film, speravo di poter essere dimenticata. Ho rimosso tante cose, ma non il fatto che sia morta una persona. Ho fatto un percorso psicologico per poi ritrovarmi nella bufera. Ho lottato per reinserirmi nella società”.

Auriemma ha poi spiegato il motivo per il quale viene chiamata da tutti “la maga”: “Quando sono stata arrestata, il questore mi associò alla magia. La Reggiani aveva la passione di farsi fare le carte, di andare in continuazione da questi ciarlatani. E qualche volta l’ho anche accompagnata. Noi eravamo amiche, e lo siamo state per 30 anni, ma non ero la sua dama di compagnia. Non sono mai stata pagata”.

Infine, la donna ha rivelato gli ultimi dettagli: “Lei continuava a dire a tutti di voler uccidere il marito, era un tarlo fisso. Mi faceva pena, era una donna che non aveva nessuno. Le ho detto ‘ti presento una persona’, ma sapevo benissimo che sarebbe stata una sorta di truffa. Quando la Reggiani ha visto che dopo un anno non era successo nulla, è scesa in campo lei stessa. Ha invitato queste persone in un noto ristorante di Milano, e non so cos’abbia promesso a questa gente. Ma li ha armati”.