Alfredino Rampi, imbrattata la sua lapide al Verano – FOTO
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ALFREDINO RAMPI – Uno sfregio incomprensibile, allucinante. Nottetempo, nel buio del cimitero del Verano, una mano ignota ha disegnato con il pennarello 11 piccole svastiche nere sulla lapide del piccolo Alfredino Rampi. Il bambino che 41 anni fa morì a Vermicino dopo essere caduto in pozzo buio e lungo 80 metri. Le ore del suo salvataggio furono cariche di apprensione e temerono il pubblico incollato alla tv nella speranza che il bambino potesse essere salvato. Qualche mese fa una fiction con Anna Foglietta ha raccontato la vicenda. Qualche giorno fa è stato inaugurato anche un grande murales a lui dedicato, nel quartiere romano della Garbatella. Alfredino è un simbolo e quello che è accaduto al Verano è ingiustificabile.
ALFREDINO RAMPI – La denuncia è stata fatta da una donna al TGR del Lazio che ha subito reso pubblica la vicenda. La donna mentre era in visita alla tomba del marito si è accorta del fatto. Rita Di Iorio, presidente dell’associazione meritoria che porta il nome del bambino, ha detto che tutti sono molto addolorati dalla vicenda compresi i genitori, ormai anziani. Di fronte alla profanazione, è unanime la condanna del mondo politico. «Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori. Questi barbari si vergognino», gli fa eco il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. La polizia è al lavoro per scoprire chi ha potuto compiere tale gesto, ma al momento non sembra esserci una pista. Resta lo sdegno e ulteriore dolore per una storia e una famiglia che ha già subito troppo.
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