Alpini, molestie fisiche e verbali durante l’adunata riminese
2 min readL’adunata organizzata dagli alpini ha riempito con oltre 400mila persone Rimini e la riviera romagnola per tre giorni. Un episodio increscioso ha però minato quello che poteva essere un evento dedito al nuovo inizio dopo la i difficili anni di restrizioni per il Covid. Centinaia le giovani donne che hanno lavorato collateralmente all’evento e che hanno raccontato la propria esperienza dichiarando di aver subito molestie verbali e fisiche, spesso da uomini alterati dal massiccio consumo di alcol. “Abbiamo iniziato a raccogliere e condividere le loro testimonianze e la risposta è stata altissima tanto quanto sconvolgente per il numero e l’intensità delle molestie ricevute” ha dichiarato la portavoce di “Non una di meno”, testata dedita all’argomento spinoso della violenza sulle donne. “Fischi, cat-calling, minacce e vere e proprie molestie hanno colpito diverse persone colpevoli solo di voler vivere la propria città. Molestie mascherate da goliardia e tradizione che in realtà sono figlie di una cultura patriarcale che vuole donne, persone trans e gender non conforming assoggettate al potere e alla paura, al ricatto e alle minacce in caso di rifiuto“.
Per tutta risposta l’Associazione nazionale alpini ha diramato un comunicato in cui dichiara: “Quando si concentrano in una sola località centinaia di migliaia di persone per festeggiare è quasi fisiologico che possano verificarsi episodi di maleducazione, che però non possono certo inficiare il valore dei messaggi di pace, fratellanza, solidarietà e amore per la Patria che sono veicolati da oltre un secolo proprio dall’adunata”. Episodio vergognoso che merita indagini approfondite.