Eurovision, Mahmood dopo le prove: "Si può migliorare ancora"

Mahmood è salito sul palco del Pala Olimpico di Torino per effettuare le prime prove in vista dell’Eurovision Song Contest. Il cantante, insieme a Blanco (momentaneamente assente perché in tour), rappresenterà l’Italia. La vittoria a Sanremo gli ha permesso di essere lì il 10 maggio. Per Mahamood non sarà la prima volta: nel 2019 portò ‘Soldi‘ a Tel Aviv. “E’ stato pazzesco, ho avuto la possibilità di far conoscere la mia musica in tutta Europa. Un’esperienza indimenticabile. E sono due situazioni completamente differenti. A Tel Aviv portavo un brano che parlava di me, della mia storia, stavolta è un’altra cosa. Ma ciò che è bello nella musica è che ogni volta puoi dire cose diverse. E cantare in due mi permette anche di imparare sempre qualcosa di diverso“.

Brividi

“Racconta l’amore visto da due generazioni diverse, ma che hanno lo stessa paura di mostrare i propri sentimenti. Strano che siano due uomini ad averla scritta e cantata? No, mi sembra del tutto normale. E’ stato tutto molto naturale. Anche noi siamo vulnerabili. Ci sono tanti dettagli personali. Quando scrivo le mie canzoni sono solo per me. Quando scrivo per altri, invece, cerco di immaginare le loro vite. E non riuscirei a cantare brani che ho pensato per altri“.

Riti e scaramanzie

“Riti prima della performance? Mezz’ora di silenzio prima di esibirmi per concentrarmi e rilassare i muscoliOggi com’è andata? 60%, può migliorare“.

Futuro duo

“Altre collaborazioni tra noi? Mi piacerebbe, ma sia io che lui siamo impegnati con i nostri tour e andare in studio ora è un po’ complicato. Vedremo in futuro, spero ci sia la possibilità“.

Proteste sul palco

“Proteste contro la Russia sul palco come al Coachella? Non deve essere una competizione a chi fa di più. Dobbiamo supportare questa situazione, perché è terribile. A volte mi sento inutile e mi chiedo cosa possiamo fare?“.