Zelensky attacca Mosca: “Incompetenti”, Mariupol: “Ucraini deportati in Russia”
2 min readVolodymyr Zelensky in un nuovo video è tornato a parlare della tragica situazione che vede l’Ucraina come un terreno di battaglia dall’invasione della Russia. “Il ventiquattresimo giorno dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia è terminato. Dopo otto anni di aggressione, gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni”. “Rispondiamo – prosegue Zelensky – con saggezza e coraggio all’enorme numero di equipaggiamenti e soldati da loro inviati in Ucraina. Ecco perché, ad esempio, l’ucraina Chornobaivka passerà alla storia della guerra. Questo è un luogo in cui l’esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro“.
Nel frattempo arriva la notizia che ieri sera i russi hanno bombardato una scuola a Mariupol dove c’erano circa 400 persone. Lo apprendono la Bbc e Sky News citando un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol. L’edificio sarebbe stato distrutto, sotto le macerie restano donne, bambini e anziani. Non solo, per il secondo giorno consecutivo, Mosca afferma di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico contro obiettivi militari ucraini. Lo riferisce Interfax.
Maiurpol, il sindaco: “Migliaia di residenti deportati in Russia”
Il sindaco Vadym Boichenko della città di Mariupol ha parlato ieri sera di “migliaia di residenti deportati in remote città della Russia, come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale“. I residenti della città ucraina assediata di Mariupol vengono obbligati così a trasferirsi in Russia: è quanto afferma il Kyiv Independent, che cita come fonte il municipio di Mariupol. “I civili verrebbero portati in campi dove i russi controllano i loro cellulari e i loro documenti per poi deportarli verso città remote della Russia“. Lo apprende l’ANSA.