Russia-Ucraina, lo sport dice no al conflitto: tutte le prese di posizione
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Il mondo dello sport si ribella al conflitto tra Russia e Ucraina. Dopo gli attacchi delle truppe russe alle città ucraine, lo sport mondiale ha deciso di prendere decisioni forti per ribellarsi all’offensiva scatenata da Putin. La UEFA, organo del calcio europeo, ha deciso di spostare la sede della finale della Champions League da San Pietroburgo a Parigi, ma non è stata la sola a prendere una posizione.
Calcio
Molte decisioni sono ricadute sugli sponsor: lo Shalke 04 ha tolto dalle proprie divise Gazprom, azienda leader russa nel settore energetico; il Manchester United non volerà più con la compagnia aerea Aeroflot. Per quanto riguarda gli spareggi per l’accesso al Mondiale in Qatar, la Polonia ha comunicato di non voler giocare contro la Russia.
Formula 1
La F1, insieme a FIA e ai team, ha cancellato ufficialmente il GranPremio di Sochi, in Russia. La corsa, in programma a settembre, “è impossibile da tenere nelle circostanze attuali“. Nell’ultimo giorno di test a Barcellona, la Haas ha tolto la bandiera russa dalla livrea e i loghi di Uralkali, azienda russa di proprietà di Dmitry Mazepin, padre di Nikita.
Basket
Anche la palla a spicchi decide di abbandonare la Russia: l’Eurolega ha deciso che le gare casalinghe di CSKA Mosca, Zenit San Pietroburgo e Unics Kazan, verranno giocate in campo neutro. Al momento non si è pensato all’esclusione delle squadre dal torneo.
Olimpiadi
Dura presa di posizione da parte del comitato esecutivo del CIO che ha chiesto a tutte le Federazioni internazionali di annullare o spostare gli eventi organizzati in Russia e Bielorussia, che non venga issata nessuna bandiera e non vengano suonati gli inni di questi due paesi. Questa esortazione perché Putin, con il suo attacco all’Ucraina, ha infranto la tregua olimpica.
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