Settembre 21, 2024

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Sanremo 2022, Amadeus in conferenza: “Cast degli ospiti non completo”

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Amadeus Sanremo

La 72^ edizione del Festival di Sanremo è alle porte. Domani sera si aprirà il sipario sul palco dell’Ariston. In mattinata Amadeus, direttore artistico e presentatore per il terzo anno consecutivo, ha presentato in conferenza stampa il Festival di quest’anno: “Conosco Fiorello da 35 anni, se mi avessero detto 20 anni fa che avrebbe fatto tre volte un eventuale mio Festival, non ci avrei mai creduto. Il secondo è stato eroico, ha fatto qualcosa che per chi fa il suo mestiere di comico è difficilissimo. Io presento le canzoni e posso farlo anche guardando una sala vuota, lui ha fatto qualcosa di incredibile. Ero convinto che non sarebbe venuto, ma siccome lo conosco e sono un martello, l’ho stressato dalle vacanze di questa estate. C’è un rapporto fraterno fra di noi, ma fino alla settimana scorsa ero convinto che non sarebbe venuto. E lo conferma il fatto che avevo fatto preparare una sagoma con cui camminare. Quando è arrivato qui ieri è stata una bellissima sorpresa. Ci sentiamo tutti i giorni ma non mi aveva detto nulla. Adoro l’imprevedibilità, mi ha detto: ‘Cornutazzo, potevo mai lasciare il mio amico da solo?’. So che ci sarà la prima serata, poi non lo so“. 

Eventualità Covid

Eventuale mia positività al Covid? Non c’è un piano B. Se me lo prendo prendo state qua con me 10 giorni finché non guarisco. L’Ariston ha una luce fortissima. Va utilizzato non solo per la bella musica, ma anche per portare forza, speranza. Perché le persone diano dei messaggi. Ogni persona che sale sul palco porta qualcosa che credo faccia bene a tutti. In termini televisivi sarebbe stato forse un piacere dare il nome del nuovo Presidente della Repubblica in diretta. I Maneskin sono tanta roba, fanno una musica che aveva bisogno di essere portata nel mondo. Io lo auguro anche al vincitore o vincitrice del Festival di quest’anno“.

La scelta di Drusilla Foer

Come ho scelto Drusilla? Sono partito dal fatto di omaggiare cinque attrici, il cinema è un settore che come altri è stato colpito in maniera pesante. Nella scelta di Drusilla, sono affascinato dal suo modo di essere elegante, ironica, di calcare i teatri da tanti anni, mi piace molto, ho letto il suo libro e può essere una grande sorpresa o conferma per chi già la conosce. Con Ornella muti volevo partire da una donna iconica per il cinema italiano. Al contrario il giorno dopo Lorena Cesarini è una promessa. Drusilla è fantastica. Giannetta è una ragazza semplice, diretta, spontanea, quando è venuta ai ‘Soliti Ignoti’ ho avuto la sensazione di invitarla. Sabrina Ferilli piace a tutti, era la maniera migliore per chiudere“.

Paragoni presidenziali

Io come Mattarella? Lasciamo stare il Presidente che ha incarichi più importanti del mio. L’unica cosa che vorrei sottolineare è che in lui riscontro il fatto di non arrendersi alla prima difficoltà, benché grossa: sono convinto che se c’è un ostacolo nella vita va superato. Siccome amo molto Sanremo, essendo cresciuto nelle radio fin da ragazzino, amo questo luogo e ho grande rispetto della storia di Sanremo, l’anno scorso ho chiesto di fare il Festival per regalare 5 serate diverse dall’incubo che stavamo vivendo. Quest’anno le difficoltà ci sono, non c’è ancora la normalità: dobbiamo fare in modo di ottenere il massimo che questa situazione ci permette“.

Diatriba Junior Cally – Highsnob

Per me la canzone rimane in gara, per come è stata registrata alla Siae. Le accuse di Junior Cally a Highsnob per non essere stato inserito come autore? Se la vedono loro“. 

Ospiti

Stiamo lavorando a più cose per completare il quadro degli ospiti musicali che non è ancora definitivo. Mengoni? Né sì, né no. Stiamo lavorando. Checco Zalone, anche se ha pezzi in classifica, non lo considero un ospite musicale. Venditti e De Gregori invece non ci sono, ma tutto può accadere“.

Stefano Coletta

Ha preso poi la parola Stefano Coletta, direttore di Rai 1: “Intrattenimento e pandemia sono davvero un ossimoro, ma questo ci ha dato grande tenacia. C’è davvero emozione, inferiore personalismo e desiderio di consegnare alla platea televisiva uno show che possa andare incontro ai bisogni primari. Nei testi e nelle musiche c’è un’espressione massima del Festival di Sanremo. Questa volta davvero è un Festival per tutti. Se l’anno scorso siamo andati in una direzione molto coraggiosa musicalmente, mai nessuno avrebbe immaginato i Maneskin alla vittoria e poi a Eurovision, quest’anno queste canzoni rincorrono i nostri bisogni primari. La voglia di innamorarci, di leggerezza, di danzare, di incontrarci e di dirsi. Gran parte di queste canzoni segneranno questo tempo difficile che cerca disimpegno. Bisogno di evasione e il desiderio di unione“. 

Alberto Biancheri

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha chiuso la conferenza: “Dopo il Festival delle restrizioni dell’anno scorso, passeggiando per la città ho ricominciato a sentire l’atmosfera festivaliera. C’è una gran voglia di ripartire e con il 100% del pubblico all’Ariston, abbiamo alberghi sold out, bar e ristoranti pieni: è un’atmosfera che mi rende speranzoso per le attività della città, anche nella massima attenzione alla situazione sanitaria. Un pò di ansia ce l’ho, ma mi dà fiducia, perché è stato fatto un grande lavoro“.

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