Covid, chi protegge di più?: le differenze tra Ffp2 e chirurgica nel contagio
2 min read
La zona gialla è entrata oggi lunedì 3 dicembre comprendendo anche il Lazio. Tra le varie regole da rispettare, fino al 31 marzo sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto. L’Ffp2 però riduce al minimo il rischio di contrarre il Covid. Ma quali sono le differenze tra una chirurgica e una Ffp2? Dunque, se ci sono due persone, una non vaccinata e una positiva al Covid e stanno a distanza di tre metri per cinque minuti, il risultato di uno studio del Max Planck Institute dimostra come in meno di cinque minuti la persona non vaccinata verrà contagiata al 100%. Ma se le due persone in questione indossano correttamente due mascherine Ffp2 il rischio di contagio si riduce allo 0.1%.
La differenza sul filtraggio tra Ffp2 e la mascherina chirurgica:
La mascherina Ffp2 secondo alcuni dati filtra il 94% di tutte le particelle che viaggiano nell’area, Covid compreso. Al contrario delle mascherine chirurgiche, che fermano solo le particelle più grandi. Ma attenzione: la mascherina Ffp2 è efficace solo otto ore al termine delle quali sarà necessario cambiarla. Della capacità di filtraggio si è occupato uno studio pubblicato su Jama, secondo il quale le mascherine di stoffa o chirurgiche riescono a contenere le particelle virali tra il 26% e il 79%. Le Ffp2 invece hanno una capacità di filtraggio del 98,4%.
Il rischio di contagio con l’uso sbagliato:
Se le due persone sopra citate dovessero fermarsi a parlare per venti minuti indossando correttamente ognuno la propria mascherina, il rischio massimo di contagio è di uno su mille, anche accorciando la distanza di tre metri. Ma se si indossano in modo non proprio corretto la probabilità di infettarsi aumenta al 4%. Per questo la Ffp2 è particolarmente raccomandata soprattutto al chiuso, dove il pericolo di contagio è più alto.
About Author
