Settembre 20, 2024

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Amici, presunta censura in puntata: la produzione rompe il silenzio

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Nei giorni scorsi s’è aperta una sorta di polemica, riprese da diverse testate, che ha coinvolto Amici di Maria De Filippi. Il talent show sarebbe stato accusato di aver censurato il brano “Malafemmena” di Totò. L’esibizione, in altre parole, è stata portata in scena senza le strofe in cui viene pronunciata la parola che dà il titolo alla canzone. A parlarne è Gianni Valentino, curatore del progetto “Totò Poetry Culture”, che ha dichiarato: “Ad Amici si svolge la sfida nella categoria “Ballo” e usano Malafemmena di Totò (eseguita da Roberto Murolo” quale colonna sonora. Con un rarissimo, irripetibile, tocco di classe: il titolo della canzone viene magicamente censurato. Due volte. È troppo scandaloso? Per esigenze di pulizia televisiva, storpio una canzone eseguita da centinaia di interpreti e che dà il titolo a due film?”.

La notizia ha avuto un buona risonanza, ed è per questo motivo che pochi minuti fa la produzione ha deciso di replicare con un comunicato pubblicato sui profili social del programma: “In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata, sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena. Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola malafemmena”.

La risposta prosegue: “Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, come d’abitudine per l’esecuzione delle coreografie e di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, che oltre che la fine del brano. Sono i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia. Quindi, secondo i critici, tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini”.

Infine, il comunicato si conclude riprendendo proprio una citazione di Totò: “Come diceva Totò, la vita è fatta di cose reali e di cose supposte. Se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?”.

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