Settembre 20, 2024

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Kledi Kadiu: “Omaggerò Carla Fracci a Cervia. Sul ritorno in tv dico…”

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Carla Fracci è stata un’icona assoluta per il mondo della danza. A tre mesi dalla sua morte, Kledi Kadiu sta organizzando, insieme a Silvia Frecchiami, un Gran Galà a Cervia per onorare la grande étoile. La supervisione dello spettacolo è stata affidata a Maestro Beppe Menegatti, marito della Fracci. L’ex professore di Amici ha raccontato all’ANSA il perché di questa serata all’insegna della danza: “Per i ragazzi albanesi come me che sono cresciuti con la tv italiana, Carla Fracci, e con lei Raffaella Carrà, sono stati due miti. Mai avrei immaginato di incontrarla e avere la sua amicizia. Oggi i miti purtroppo cambiano con le mode, per noi a quell’epoca queste artiste erano dei punti fermi“.

Come nasce l’idea del Galà

Carla Fracci era una donna forte e umile, nonostante fosse una leggenda era sempre disponibile e aveva parole di coraggio per gli allievi. L’idea che avevamo avuto con Silvia Frecchiami era quella di dedicare alla signora Fracci un evento a sorpresa, perché negli ultimi anni ci aveva fatto l’onore di venire a insegnare nella Kledi Academy a Desenzano. Poi tutto è stato rimandato per il Covid. E ora quello spettacolo è diventato un gala in sua memoria“.

Il primo incontro

La prima volta la vidi nella sala prove del teatro dell’Arena di Verona, dove avevo avuto la possibilità di andare ad esercitarmi. Ero giovane, in Italia ero arrivato da poco, nel 1991, ma poi ero stato rimpatriato, ed ero tornato l’anno successivo. Fu gentile in quell’occasione, e lo fu anche la seconda volta che la incontrai. Era il 2011 e la intervistai per un programma di Rai5, in cui lei era protagonista di una monografia. Superai l’emozione perché Carla Fracci riuscì a mettermi a mio agio tanto che mi sembrò di conoscerla da sempre“.

Il mondo della danza nel tempo

Mi piace insegnare perché c’è un confronto continuo con gli allievi e si crea una magia unica quando si sta in sala. Purtroppo però nel settore è tutto peggiorato. Per esempio ai tempi in cui lavorava Carla Fracci c’era rispetto per la danza: oggi non c’è più. La danza è una disciplina che si studia per passione, ma purtroppo in pochi adesso riescono a farne un vero lavoro. Gli enti lirici sono pochissimi, e ci sono molte realtà private che con la scusa di far fare esperienza sfruttano i giovani ballerini. Però in Italia ormai ci sono 27 mila scuole di danza e 1 milione e mezzo di ragazzi che le frequentano. Come dire che ci sono tante fabbriche e pochi negozi. E’ naturale che in questo contesto la nostra migliore materia prima, i ballerini formatisi qui in Italia, vadano all’estero, dove c’è lavoro. Qui c’è troppa burocrazia, tutti parlano di arte ma poi nessuno investe. E i ragazzi che studiano danza si scontrano poi con una realtà dura. La danza ti fa crescere in maniera sana e positiva, sulla base di valori che sono utili nel quotidiano, poi però non si vive di soli valori. E la nostra categoria, come molte nello spettacolo, è lasciata sola, senza diritti, come se fare il ballerino non fosse un vero lavoro. Ritorno in tv? Non per il momento. Il pubblico che vorrà vedermi danzare potrà farlo grazie ai social“. 

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