Padre condannato, insultava la figlia anoressica: “Sei un mostro”
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Da una parte un padre che umiliava sua figlia, dall’altra c’era lei che lo adorava e avrebbe fatto di tutto per piacergli. La ragazza era anoressica, lui la insultava: “Sei un mostro, fai impressione”. Tali comportamenti, per il Tribunale di Torino, erano reato corrispondenti a “maltrattamenti in famiglia”. Proprio per questo l’uomo, torinese di 65 anni, è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione. Ma la figlia non era l’unica a subire le sue vessazioni: anche la moglie era vittima dei suoi abusi fisici e psicologici. A denunciarlo è stata lei stessa nel 2019: decisione condivisa sia dalla donna che dalla figlia, ormai 29enne.
La tragica vicenda:
Come scrive il quotidiano Il Messaggero, nel 2008 la ragazza si era ammalata di anoressia: all’epoca aveva 16 anni. Il suo corpo era cambiato, pesava appena 35 chili, e il padre, aggressivo e con problemi di alcol, l’attaccava per questo. La tormentava con: “Sei pazza”, “sei un mostro”, e ancora “guardati fai impressione”. Uno degli episodi più violenti avvenuti nella loro casa è avvenuto lo scorso 30 giugno: l’uomo, che era tornato a vivere dalla madre, si è presentato nell’abitazione di moglie e figlia con una pistola, con cui prima ha minacciato la moglie, e in seguito ha detto che si sarebbe suicidato, infine è andato via. Dopo tale episodio sia madre che figlia si sono fatte forza e lo hanno denunciato.
Le indagini del pm Marco Sanini hanno portato alla luce, scrive Il Messaggero, “un regime di vita particolarmente penoso, caratterizzato da notevoli sofferenze morali e fisiche”. In aula, la moglie e le figlie di 29 e 27 anni hanno descritto nei dettagli dieci anni di umiliazioni: “Temevo di perdere l’affetto di mio padre se fossi cresciuta, se non fossi più stata la sua piccolina”, ha raccontato la ragazza, ormai donna, agli investigatori. “Non sei più la mia bambina, pesi troppo”, le diceva, deridendola: ecco poi arrivare a quel punto i problemi con l’alimentazione e poi l’anoressia. Il padre ha sempre negato l’evidenza rifiutando gli incontri con medici e psicologi perchè per lui i medici erano dei “ciarlatani”.
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