Maxi-focolaio Covid-19 a Maiorca, il dj italiano: “Hotel demolito dai ragazzi in isolamento”
1 min read“Specchi rotti, tavoli spezzati, muri sporcati dal lancio di cibo e terrazze trasformate in discariche”. Così all’Adnkronos il dj Stefano Munari ha descritto la situazione lasciata dai ragazzi isolati all’hotel sul Paseo Maritimo de Palma dopo il maxi-focolaio scoppiato sull’isola di Maiorca. L’uomo ha proseguito: “Comportamenti incivili, ma anche rischiosi visto che durante l’isolamento alcuni giovani si dedicavano alla pratica del ‘balconing’, passando da un terrazzo all’altro”. “Si tratta – prosegue il disc jockey – di un hotel demolito, distrutto. Qui da noi l’evento maxi diffusore è stata proprio la gita di questi ragazzi”.
Murani, originario di Monfalcone, vive nella zona di Playa de Palma, una delle più frequentate dai giovani. Ed è la loro, a suo parere, la categoria più a rischio in questo momento. “A preoccupare è l’età sempre più precoce di utente critici. Sei su 26 hanno meno di 40 anni. I giovani non li fermi. Il governo locale ha introdotto una legge che impedisce la vendita di alcolici dopo le 22. Ma come sappiamo le borse frigo esistono da tempo e non è così difficile fare scorta di alcolici nei supermercati e poi andare in spiaggia a far festa”.
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