VIP | Donatella Rettore e la frecciata alle colleghe: “La Nannini noiosa, litigai con Marcella Bella”
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Intervistata dal Corriere della Sera Donatella Rettore ha ripercorso la sua carriera da ribelle raccontando di come la sua vita sia cambiata con l’arrivo di Lucio Dalla passando per il primo Sanremo nel 1974 fino ai momenti bui.
“Incontrai Dalla ad un concorso per voci nuove di Riva del Garda e mi chiese: “Le canzoni chi te le ha scritte?” “Io, però mamma non vuole”. “Ora ci parlo io”. Le disse: “Signora, sua figlia deve cantare, mica fare la tr…”. E lei: “Signor Dalla, si faccia gli affari suoi”.
Poi il primo Sanremo e i problemi di peso: “Ero grassa. Insomma molto in carne, tipo Adele prima maniera. In Germania non ci facevano caso, mi camuffavo con dei camicioni di garza. Però acchiappavo un sacco, le rotondità piacevano…”. Quindi la dieta: “Ci mettevo ore a preparare i decotti, pian piano ho perso tanti chili, senza una smagliatura, passando dalla taglia 50 alla 42″.
Sul rapporto con le colleghe invece: “Nel 1986 mamma stava male ma ero stata costretta ad andare a Sanremo per non pagare una penale da 80 milioni. A Vincenzo Mollica risposi che avrei preferito restare a casa. Intervenne Marcella Bella: “Allora perché ci sei venuta?” “Sono fatti miei”. Vincenzo provò a rimediare: “Questo succede quando ci sono due primedonne”. E io: “Di primadonna qui ce n’è solo una””. Sulla Nannini: “Era noiosa, la Ricordi le consigliò di imitarmi. E fece Fotoromanza vestita da marinaretta, abbastanza ridicola”.
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