L’ex Lazio Cissé nei guai: è stato condannato per riciclaggio e frode fiscale
1 min readÈ arrivata la prima sentenza per l’ex attaccante della Lazio Djibril Cissé. Il francese è stato condannato a un anno di reclusione, con sospensione della pena, e multato per 100mila euro per riciclaggio di denaro e frode fiscale. Ai microfoni di Le Parisien lui stesso ha provato a spiegare quello che è successo: “Posso ammettere di essere stato un po’ distratto e poco organizzato nell’elaborazione delle mie fatture, ma non c’è mai stata alcuna intenzione da parte mia di eludere il fisco. Non le ho trasmesse sistematicamente al mio commercialista e alcune si sono perse”.
Sotto i riflettori sarebbe finita una società per azioni con sede a Furiani (Alta Corsica), dove risiede Cissé. Nonostante questa sia stata posta in liquidazione coatta amministrativa nel 2020, il conto corrente associato è rimasto in debito di circa 550mila euro (non dichiarata). Dall’indagine, inoltre, è emerso anche un debito fiscale di 230milla euro per omessa dichiarazione dell’IVA. La sentenza definitiva sarà emessa il 13 novembre dal tribunale penale di Bastia. Il procuratore di Bastia, Jean-Philippe Navarre, ha chiesto l’assoluzione per gli atti di frode fiscale inizialmente citati dall’accusa.