Claudio Cecchetto e la frecciata a Max Pezzali: “La riconoscenza non è il suo forte”
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Gli 883 e Max Pezzali sono solo un lontano ricordo per Claudio Cecchetto che si racconta in un docufilm “People from Cecchetto” che andrà in onda su Rai 1 nella giornata di mercoledì 20 dicembre.
Cecchetto si è raccontato in due interviste rilasciate a Il Messaggero e al Corriere della Sera in cui ha ripercorso la sua grande carriera patendo proprio da Max Pezzali che non compare nel documentario: “Diciamo che la riconoscenza non è il suo forte. Il motivo? Vasco in una sua canzone, Credi davvero, dice una cosa giusta, che si presta bene a descriverela situazione: “Non ti fidare mai, non sono gli uomini a tradire, ma i loro guai”. Non dico altro”.
Su Jovanotti invece: “All’epoca erano tutti poser, io invece sono sempre stato un casinista in discoteca: in lui mi sono riconosciuto, anzi ho rivisto me all’ennesima potenza. Fiorello? Il più pigro. E meno male, perché se no sarebbe presidente del mondo dello spettacolo. Lui è così: si è confezionato un programma al mattino presto perché si sveglia con il buio e va a fare colazione. E ha deciso che poteva diventare una trasmissione”.
La chiosa è invece su Amadeus: “Lo chiamavo la voce di piombo, con quel timbro pesante, bello, solido, che riempie tutte le frequenze, la risata che sprizza ottimismo. Il nome nasce dal pezzo di Falco, un singolo di grande successo. Era perfetto, c’era già la sigla del programma pronta”.
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