Portanova condannato per stupro di gruppo. La giudice: “Le negarono anche l’acqua”
1 min readLa ragazza vittima delle violenze sessuali per cui è stato condannato il calciatore Manolo Portanova a 6 anni “manifestò la propria volontà di voler avere un rapporto sessuale solo con Manolo e di non volerne uno di gruppo con i quattro ragazzi”, scrive la giudice Ilaria Cornetti nelle motivazioni della sentenza. La ragazza, riporta Open, aveva espresso la propria volontà “in modo ripetuto e inequivocabile”, e il “suo dissenso è stato sin da subito, e per tutta la durata del rapporto sessuale di gruppo, evidente e manifesto”. È stato anche così, spiegano i giudici, che si è “raggiunta la prova della responsabilità penale degli imputati”.
La vittima – prosegue l’articolo – quella notte si ritrovò in una stanza al buio con altre persone che abusarono di lei a turno, “trattata come un oggetto”. E costretta a vivere un incubo “durato tra i 40 e i 60 minuti, fatto di rapporti sessuali ripetuti e non consenzienti, schiaffi e violenze. I quattro ragazzi – scrive la giudice – non hanno voluto nemmeno concedere una bottiglietta d’acqua. Che per due volte le è stata passata, ma vuota”.