Bologna, vietato usare il telefono a scuola: “È uno spettacolo…”
1 min read“Sono appena tornata da un giro per i corridoi della scuola durante la ricreazione ed è uno spettacolo vedere che finalmente non ci sono 530 ragazzi con gli occhi piegati sui loro smartphone a mandare dei messaggi o vedere TikTok, ma 530 ragazzi che parlano tra loro, fanno merenda, si raccontano che cosa è accaduto nelle ore prima. Loro sono dipendenti dagli smartphone e questa dipendenza li porta sempre da un’altra parte, non riescono a vivere l’esperienza della bellezza degli sguardi e del vivere insieme”.
Parla così la rettrice delle scuole Malpighi di Bologna ai microfoni dell’ANSA. Elena Ugolini è stata sottosegretaria all’Istruzione durante il governo Monti. A Bologna lancia così l’iniziativa di vietare l’utilizzo dei cellulari. Il divieto vale durante le ore a scuola sia ai ragazzi (anche per la ricreazione) che agli insegnanti. “Pensavo che la prendessero peggio – ha proseguito Ugolini – ma i ragazzi sono disposti ad accettare sfide quando ci sono delle ragioni. Basti pensare che noi in media attiviamo il nostro cellulare 84 volte al giorno e digitiamo per 2.700 volte al giorno, è chiaro che viviamo sempre in questa dimensione”.
E infine: “Una scelta presa anche confortati da studi di neuroscienze che evidenziano come noi facciamo un grande danno ai nostri figli e ai nostri studenti quando li lasciamo in balia di certi strumenti continuamente. E il danno è che passano dal desiderio alla dipendenza, non sono più liberi, sono meno creativi”.