“Bud Spencer era mio padre, lo dimostrerò in Tribunale”: ecco la storia di Carlotta Rossi
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Carlotta Rossi, 46 anni, ha avviato l’iter giudiziario per il riconoscimento di paternità. Il genitore in questione sarebbe Bud Spencer. “Lo chiamavo Lallo. Avevo promesso a mia madre che non l’avrei detto a nessuno. Lei non c’è più e io sono pronta”, ha spiegato la donna nel suo “A Metà”, memoir disponibile da oggi su Apple Books, in cui racconta la storia d’amore tra sua madre Giò e l’uomo che non ha mai potuto chiamare papà.
La settimana scorsa Carlotta, riporta Corriere.it, ha intrapreso il percorso giudiziario per il riconoscimento di paternità al Tribunale di Roma. Nell’atto di citazione chiede un risarcimento “del danno subito per la sostanziale mancanza della figura paterna nell’intero arco della vita” alla vedova e ai figli dell’attore scomparso nel 2016. La donna prosegue: “Di mio padre non avevo il numero privato, era sempre lui a chiamarci. Avevo solo il fisso dell’ufficio, dove rispondeva la segretaria”.
Per lei Bud Spencer non è mai stato un estraneo. L’attore infatti ha provveduto al suo mantenimento fino alla laurea. Le ha pagato la scuola americana, l’università negli USA, le vacanze estive e invernale, un lungo soggiorno in Florida. E ha continuato ad aiutare la madre con un bonifico mensile di mille euro fino alla morte. I legali che si stanno occupando della vicenda, conclude il sito web del quotidiano, sono in grado di riprodurre tutti i movimenti dal 2005 al 2015.
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