Scuola, i presidi del Lazio hanno deciso: “Vanno evitate chat con genitori e studenti”
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I presidi del Lazio non ammetteranno più contatti social tra studenti, professori, famiglie e dirigenza. Le comunicazioni si limiteranno allo stretto necessario. Il caos scatenato dalla relazione tra la preside del liceo Montale di Roma e lo studente 18enne ha portato alla revisione del codice deontologico, con particolare attenzione al capitolo relativo ai social network e alla comunicazione scuola-famiglia. Al Corriere della Sera Mario Rusconi, presidente dei presidi di Roma, ha dichiarato: “Vanno evitate le chat con genitori e con studenti, se non per questioni di natura urgentissima come una gita che salta all’improvviso. Vorremmo bandire i gruppi WhatsApp in cui i genitori chiedono perché il figlio ha preso 7 invece di 8. Ledono l’immagine degli istituti scolastici“.
Antonello Giannelli
Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha aggiunto: “La critica va bene, ma non la diffamazione e anche chi mette like a questo tipo di contenuto è ritenuto dalla legge colpevole. L’utilizzo sfrenato delle chat non porta a nulla di buono, le comunicazioni devono avere un carattere di ufficialità. Il codice? Non ha un valore amministrativo, ma un valore etico e di prevenzione. Il parere della Rete degli studenti medi blocca tutto? Poco utile e fuori dal tempo. Serve educare alla tecnologia, non disincentivarla“.
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