Charlize Theron, madre sigle e attivista: "Ho visto morire tante persone"

“Sono nata e cresciuta in Sudafrica. La mia prima adolescenza è stata segnata dall’epidemia di Aids che ha messo in ginocchio il mio Paese”. Charlize Theron, chiamata a parlare del motivo che l’ha spinta a creare una sua Fondazione impegnata in Africa, ha raccontato anni complicati della sua vita. Poi ha proseguito: “Ho visto morire tante persone che avrebbero potuto salvarsi. L’emergenza sanitaria è stata tremenda tra la fine degli anni ’80 e ’90, poi all’inizio degli anni 2000 abbiamo ricevuto un grandissimo aiuto con gli antiretrovirali, ma il divario sociale e il bisogno di prevenzione era evidente. Il Sudafrica ha perso un’intera generazione di padri e madri, tanti giovani sono cresciuti con un solo genitore o un nonno”.

Intervistata da Elle, l’attrice ha parlato del periodo del lockdown, che s’è intrecciato con un rapporto più stretto con le figlie: “Ero a Los Angeles e, ripensandosi ora, è andata molto bene. Ero con le persone che amo di più, le mie figlie e mia madre. Sapevo che in condizioni normali non avrei mai avuto tutto quel tempo da trascorrere con la mia famiglia, e l’ho apprezzato davvero. Se quello di insegnante per le mie figlie è stato il ruolo più difficile finora? Non sono mai stata una fan dell’istruzione domiciliare, ma sapevo di non essere brava! Credo che sarebbe interessante chiedere a loro. Ricordo l’effetto che la pandemia di Aids in Sudafrica ebbe su di me quando non avevo nemmeno l’età di mia figlia maggiore”.

“Di cosa vado orgogliosa? Della mia longevità, credo che per un attore sia la cosa più importante. Sono orgogliosa di ciò che ho fatto, ma anche di ciò che ho rifiutato. È servito a costruirmi una carriera duratura”, ha concluso Charlize.

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