Ucraina, Zelensky: “È tempo di colloqui di pace”. Ma Mosca frena, vuole un testo su cui discutere
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Il conflitto russo-ucraino entra nel ventiquattresimo giorno. Il presidente ucraino Zelensky chiede colloqui significativi di pace e sicurezza “senza indugio” con Mosca, che invece vuole prima un testo su cui discutere come condizione essenziale per un vertice con Putin. Un incontro, per il numero uno ucraino, è “l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori”. Il capo negoziatore russo, Medinsky, rilancia: le delegazioni dei due Paesi devono preparare e concordare il testo di un trattato.
Nel frattempo, Mosca ha annunciato di aver usato “missili ipersonici Kinzhal” per colpire “un grande deposito sotterraneo di missili delle forze ucraine nella regione di Ivano-Frankivsk”, nell’Ovest del Paese. Lo ha riferito questa mattina il ministero della Difesa, citato dall’agenzia di stampa Ria. Il governatore della regione ucraina di Lugansk ha annunciato, infine, che oggi alle 9 locali (le 8 in Italia) è stato aperto un corridoio umanitario per evacuare i civili. In un post su Telegram, il governatore Gaiday ha scritto che le forze russe si sono dette d’accordo, ma non ha precisato né la durata della tregua né dove il corridoio sarà diretto.
L’esercito ucraino, in un post su Facdebook, ha annunciato la caduta in battaglia del generale russo Andrei Mordvichev, morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria. Secondo il fotoreporter svedese Hammarstom, infine, “ci sono almeno 45 morti” nel bombardamento avvenuto ieri contro una base militare a Mykolayiv, nel sud dell’Ucraina.
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