Selvaggia Lucarelli e le foto di Michelle Hunziker: “Scelta ipocrita”
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Fanno discutere sul web le foto di Michelle Hunziker in vacanza alle Maldive: tanti gli attacchi subiti, l’ultimo dalla giornalista Selvaggia Lucarelli che in un lungo post su Facebook ha parlato di tutti quelli che accompagnano foto delle loro vacanze ad una didascalia sulla guerra. Non cita Michelle Hunziker, ma il riferimento è chiarissimo. La stessa conduttrice, infatti, aveva scritto di quanto si sentisse in difficoltà nel pubblicare immagini di una vacanza, mentre dall’altra parte del mondo c’è una guerra che miete vittime innocenti. “Provo disagio ad essere in vacanza – aveva scritto – so che non posso cambiare le cose ma sento un senso d’impotenza e penso a tutte le persone che in questo momento stanno fuggendo nelle infinite code per uscire dal Paese”. E poi: “Ho navigato su Internet per capire quali fossero i reali motivi che hanno portato a tutta questa violenza. Risultato? Non esistono. Spero che in queste ore possano trovare un accordo per far finire questa guerra, sono vicina con il cuore alle vittime di una violenza terrificante”.
IL COMMENTO DI SELVAGGIA LUCARELLI – I commenti non sono mancati, ma per chiudere ci ha pensato la Lucarelli con un lungo post. “Come ho scritto, nessuno chiede agli altri di smettere di vivere, divertirsi, viaggiare mentre c’è una guerra. Ognuno ha la sua sensibilità e si sintonizza in maniera personale con quello che accade agli altri. Può anche non sintonizzarsi, e non è nostro compito giudicare. Chi è esposto e chi maneggia la comunicazione ha peró un dovere in più, che è quello della forma” si legge sulla Bacheca della Lucarelli che poi ha precisato: “ Dico che si deve trovare il modo giusto anche per comunicare “ho il diritto di divertirmi e questo non esclude una mia partecipazione emotiva agli eventi. Il modo giusto non è la foto al mare e la didascalia che la giustifichi. Questa, sì, è una scelta che ha il sapore dell’ipocrisia perché è chiaro che se ti giustifichi, senti (o temi) che nella tua felicità esibita ci sia qualcosa non di sbagliato a prescindere, ma di stonato. Basterebbe dunque andare al mare senza esibire nulla. Esiste ancora una vita che si può non raccontare”.
La conclusione della sua disamina è netta: “Ci si può divertire e basta o divertirsi senza farcelo sapere, pensate un po’. Provateci, sono 10000000000 di like in meno sotto una foto, ma qualche chilo di onestà in più”.
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