Guerra Ucraina, la Russia viola la tregua: bombardamenti a Mariupol
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Woman in plaid holds metal cup against the background of firewood
AGGIORNAMENTO ORE 13:10 – L’evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali. L’evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina “è rinviata per motivi di sicurezza” perchè le forze russe “continuano a bombardare Mariupol e dintorni” scrive su Telegram la municipalità. Lo apprende l’ANSA.
GUERRA UCRAINA – Decimo giorno di battaglie in Ucraina con la Russia che avanza spedita verso il controllo del paese. L’assedio delle forze armate russe sulla città portuale di Mariupol, strategica posizione sul mar di Azov, è fortissimo. A comunicarlo è stato il ministero della difesa di Mosca che però ha indetto anche una tregua. Nel comunicato, riportato dalla Tass, si legge: “Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha”. Questo permetterà ai civili di lasciare la zona e di mettersi in salvo. Sono migliaia i profughi che hanno lasciato il paese e circa un milione è atteso in Italia. La macchina dell’accoglienza è al lavoro per garantire ospitalità.
GUERRA UCRAINA – È solo un momento perché le forze armate di Putin non hanno intenzione di fermarsi. Nelle ultime i militari hanno colpito un deposito di missili anticarro Javelin e Nlow nel sito ucraino di Zhytomyr, a est di Kiev. La Russia ha annunciato di avere preso il controllo, nelle ultime ore, di Preobrazhenka, Komsomolske, Zahorne, Dorozhnyanka e altre località. Sempre nella dichiarazione del ministero della difesa si fa il bilancio delle infrastrutture militari colpite. Sono stati distrutti 56 droni, 82 aerei, 708 carri armati delle forze armate ucraine. Inoltre, sempre secondo il ministero a Mosca, le forze della repubblica indipendentista di Lugansk, con il supporto dell’esercito russo, “hanno raggiunto la linea Bohuslavka – Telmakhovka – Kalynivka”.
Blinken, segretario della difesa degli Stati Uniti, ieri ha detto che la guerra potrebbe non essere breve. La speranza è che i negoziati, in programma tra domenica e lunedi, possano risolvere la situazione. Putin ha ribadito, però, che l’accordo e la pace arriveranno solo se saranno esaudite tutte le sue richieste. Dalla smilitarizzazione dell’Ucraina, all’indipendenza della Crimea, passando per il non ingresso del paese nella Nato e nell’Unione Europea. Una situazione che non piace né a Bruxelles né a Washington. La pace e il ritorno alla normalista sono sempre più lontane.
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