Gino Paoli senza filtri: “Ornella Vanoni parla troppo. Luigi Tenco? Era cotto come una zucca”
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Intervista fiume quella rilasciata da Gino Paoli sulle pagine de Il Corriere della Sera. Dal Covid che lo ha profondamente toccato a quando tentò di togliersi la vita: “Il virus mi ha lasciato delle conseguenze pesanti, sono sempre affaticato. Ma cerco di reagire con ironia”.
Un passo indietro fino alla morte del suo grande amico Luigi Tenco: “Oltre alle cose che sono solo di Luigi, mi limito a dire che era cotto come una zucca, aveva preso psicofarmaci pesanti. Si capì subito, quando cantò, che non era lui. E, se sei fuori, può succedere di tutto. Ma se ci fossi stato io con lui gli avrei dato due pedate nel culo e non avrebbe fatto niente. Questione di attimi”.
E su quando fu lui a provare a farla finita: “Nella mia testa mi ero rotto i coglioni, non mi stavo divertendo più. Siccome poi mi sono divertito molto, meno male che è andata male…”.
Poi su Ornella Vanoni: “Si è smollata con l’età, perché ora sente l’urgenza di raccontare. Anche cose che sarebbe meglio non dicesse”, ha concluso il cantante.
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