Dino Baggio, dalla dieta vegana al guru della medicina: ecco cosa fa oggi l'ex Juve

Anche lui fa di cognome Baggio, ma non è Roberto, bensì Dino. Si tratta di uno dei migliori centrocampisti d’Italia degli anni ’90, finalista al Mondiale americano con la Nazionale. Ha vinto tanto con Juventus, Parma, è ancora primatista di reti in Coppa Uefa. Oggi, a cinquant’anni, è uscito dal mondo del calcio. È appassionato di teatro, è astemio, segue un regime alimentare vegano e si è affidato a un guru della riflessologia plantare. Ecco cosa fa oggi il secondo Baggio più importante d’Italia:

Non tutti sapranno che Dino, quando indossava la maglia del Parma, fu incolpevole protagonista di un curioso episodio. Durante una gara di Coppa Uefa del 1998, fu ferito alla testa da un coltello a serramanico tirato in campo da un tifoso del Wisla Cracovia. In campo sempre serio e composto, in un’occasione si lasciò andare alla rabbia e, davanti al cartellino rosso dell’arbitro Farina, mimò il gesto dei soldi tra le mani. Prende sei giornate di squalifica e una maxi multa da 200 milioni di lire. “Quel gesto mi costò tantissimo, ma lo rifarei ancora un milione di volte”, raccontò di recente.

A proposito della vita privata, nel suo passato c’è il matrimonio, poi giunto al capolinea, con Maria Teresa Mattei, ex volto de Non è la Rai. La showgirl lasciò per lui Roma e la carriera in televisione. Una volta attaccati gli scarpini al chiodo, nel 2008, ha allenato nel settore giovanile del Padova, poi nel Montebelluna, dove è rimasto fino a un paio d’anni fa. Ha poi deciso di lasciare per seguire i suoi figli: “Si sono sposati a Monza. Ho mollato per stargli vicino”. Ecco appunto, i suoi due figli calciatori. Leonardo e Alessandro. Il primo, classe 2003, è centrocampista, mentre il secondo, classe 2002, fa il difensore.

Conclusa la parentesi nel mondo del calcio, ha fatto anche l’attore di teatro, lasciando poco dopo poiché stare sul palco “non gli piaceva”. In compenso, la sua vera passione sono le macchine, ama correre in pista. E spesso e volentieri va a Misano: “Mi piacerebbe disputare un campionato di categoria”. Dopo il ritiro si è affidato a un guru della riflessologia plantare, che gli ha proposto anche un nuovo regime alimentare: “Mi ha cambiato la vita, finalmente posso fare a meno delle medicine”. Quando ha la febbre, ad esempio, si fa una doccia gelata e annusa essenze. Contro il Covid, però, si è vaccinato: “È l’unica strada per bloccare il virus”. Ciliegina sulla torta di questo “cambio-vita”, la decisione di diventare vegano. Non solo: consuma solo prodotti naturali e biologici.