“Godevo per nove ore al giorno, era imbarazzante”: Pino Insegno racconta gli esordi
1 min readPino Insegno, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, ha ripercorso la propria carriera, partendo dai suoi esordi: “Gli inizi sono stati molto difficili, il mondo dell’attore-doppiatore è molto meritocratico. Se perdi un provino, lo vince un altro bravo, è un mondo di grandi professionisti”. Poi è entrato nel merito della sua esperienza: “Io ho cominciato con film particolari che usciranno nei cinema a luci rosse”.
Una confessione quella di Insegno che ha immediatamente scatenato l’ironia in studio. Lui ci ha scherzato: “Adesso è divertente ripensando a quei titoli, a quei film, ma era molto imbarazzante godere per nove ore di seguito al giorno senza un motivo. Questa è stata la mia gavetta, è successo a molti di noi, anche a grandi professionisti”.
Insegno ha poi ricordato che all’inizio usava uno pseudonimo: “Feci un provino per Belli e Dannati con Keanu Reeves con il nome di Mario Perischetti e ho vinto. Ho scelto questo nome perché una sera a Trastevere una persona urlava questo nome. Il film fu doppiato molto bene da me e Fabio Boccanera”. Da lì i successi non sono mancati, nonostante “subisse” un preconcetto: “Si pensava che un attore comico non potesse doppiare un film drammatico”.
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