Diana di Meo, l’arbitro vittima di revenge porn: “Ho scoperto dei gruppi…”
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Un’altra vittima di revenge porn, questa volta nel mondo del calcio. E’ la storia di Diana di Meo, arbitro della sezione di Pescara, seguitissima anche sui social con ben 69 mila follower. La giovane ragazza è stata vittima in particolare del brutto episodio, denunciata da lei stessa e reso noto via social: “Stanno girando su Telegram e Whatsapp dei miei video privati, video non condivisi da me e alcuni di questi fatti a mia insaputa. Ho sporto denuncia e le autorità si occuperanno di tutto. Vi ricordo che anche la sola diffusione è un reato da codice rosso”.
Diana nel corso del video ha dedicato delle parole anche all’indirizzo di altre ragazze che possono aver vissuto anche loro, sulla loro pelle, questi episodi spiacevoli: “È una situazione che non auguro veramente a nessuno, ho scoperto dei gruppi grazie a dei ragazzi dove venivano inviati video di altre ragazze che ho avvertito, è un porcile. Sto cercando di resistere ma non tutti ci riescono. L’unica cosa che possiamo fare è segnalare i video e le persone che continuano a condividerli. Io sono qui a parlarne, molti di noi non riescono a farlo e si nascondono. Spero di dare voce a tutte quelle vittime che vengono colpevolizzate, quando in realtà il colpevole è dall’altra parte dello schermo, che riprende o ‘si limita’ a condividere. Oggi la vittima sono io, domani potrebbe essere una persona vicina a chi magari adesso sta guardando i video e sorride. Stanno provando a rubarmi gli account, sia di Instagram che Facebook, le autorità mi stanno aiutando. Spero finisca presto, condivido questo per essere vicino a coloro hanno subito questo mio stesso episodio. Spero di non parlarne più, perchè nel 2022 non si possono sentire storie di questo genere”.
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