Vaccino, il dentista col braccio in silicone si difende in tv: “Una provocazione, non volevo truffare”

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3 anni ago Elena Bravetti

“Ho costruito una parte di gommapiuma rivestita in silicone e sono andato al centro vaccinale di Biella. Ho compilato tutti i moduli, mi sono messo in coda e sono entrato in uno stanzino semibuio con una luce che era proprio sopra il braccio. Quando mi sono spogliato tirando giù la felpa e alzando le machine corte della t-shirt, l’operatrice l’ha guardato in maniera strada, poi l’ha toccato, non so se con curiosità o ribrezzo, e ha capito tutto”. A parlare così, intervistato da Massimo Giletti a Non è l’Arena, su La7, è Guido Russo, il dentista che ha cercato di farsi vaccinare su un braccio in silicone.

Il suo racconto prosegue: “Non volevo truffare nessuno, si vedeva da lontano che il braccio era finto. Era una cosa artigianale. Volevo che in quel momento arrivassero tutti, che l’operatrice andasse a chiamare i medici, i carabinieri”. L’intenzione era quella di mettere in atto “una piccola protesta personale in un posto piccolo come Biella, non pensavo di arrivare a un pubblico così vasto”. “Una provocazione”, nulla di più quella di Russo, che spiega: “Gli italiani hanno la scelta di fare il vaccino, mentre alcune categorie sono obbligate e per loro non è più una libera scelta”.

“Ho realizzato che la mia iniziativa non aveva funzionato – continua il dentista -. Ero triste, mi sono reso conto che avrei dovuto vaccinarmi per continuare a lavorare. E il giorno dopo mi sono vaccinato. Non volevo vaccinarmi, ma non ho mai detto che il vaccino è veleno. La scenata fatta al centro vaccinale non è servita. Il vaccino è l’unica arma che abbiamo. Io no vax? Se ci riferiamo al vaccino Covid, allora io sono contrario perché ho paura, tutti gli alti vaccini li ho fatti”.

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