Amazon, maxi-multa dell’Antitrust: ecco perché dovrà pagare un miliardo di euro
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Dopo la sanzione del 23 novembre ad Amazon e Apple, e quella del 26 novembre ad Apple e Google, l’Antitrust italiana torna a bacchettare il gigante statunitense. Stavolta la multa è enorme: un miliardo e 128 milioni di euro. Al termine di due anni e 7 mesi di indagini, l’Antitrust, riporta repubblica.it, ha accertato che Amazon discrimina alcuni venditori indipendenti. Venditori che utilizzano i siti amazon.com o amazon.it per raggiungere i loro clienti. In altre parole, il colosso non ha sempre garantito ai venditori indipendenti un’adeguata visibilità della loro offerta. E dunque, quest’ultimi hanno venduto meno, tramite Amazon, di quanto avrebbero meritato.
Questo avveniva poiché i venditori indipendenti non affidavano al gigante dell’e-commerce alcuni servizi importanti, come la custodia dei prodotti in vendita, il loro imballaggio per la spedizione, la consegna ai clienti, i resi. L’unica “colpa” è dunque quella di aver organizzato un proprio sistema di recapito dei prodotti venduti, che non passava dalla logistica di Amazon. Nella sua indagine, l’Antitrust ha osservato che i venditori, quando di affidano alla logistica di Amazon, beneficiano di almeno due corsie preferenziali: Amazon Prime e BuyBox, che permette al cliente di completare l’acquisto con un solo clic. In particolare, la forza di richiamo di Prime ha colpito l’Antitrust che ha inflitto al colosso dell’e-commerce la maxi multa.
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