Covid, novità in arrivo a gennaio? Il governo pensa all’obbligo vaccinale: i dettagli
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Il governo pensa all’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori a gennaio. Dopo le mosse degli altri paesi europei, anche in Italia inizia a prender piede l’ipotesi della vaccinazione obbligatoria nel caso in cui l’indice di contagio Rt non dovesse scendere nei prossimi quaranta giorni. Fino a questo momento, il premier Draghi era stato molto tiepido sulla possibilità di imporre un obbligo generalizzato a tutta la popolazione, ma la crescita dei contagi – e i rischi di un nuovo lockdown – stanno facendo rapidamente cambiare prospettiva. Senza dimenticare che rimane un 13% della popolazione No Vax, che non lascia tranquilli medici e tecnici.
Come riporta Repubblica, l’imposizione dell’obbligo dipenderà dall’indice Rt. In tutti i casi, andrà fatta con una legge. Dunque, nell’ipotesi di un decreto, servirà il voto del consiglio dei ministri prima e del parlamento poi. Secondo il quotidiano, con l’attuale ritmo si rischia di arrivare a 200 mila contagi a settimana. Con pesanti conseguenze per i reparti degli ospedali e le rianimazioni. In più c’è l’incognita Natale, con il rischio aumentato di assembramenti per shopping, e quello delle feste, che aumenterà il problema del contagio familiare. L’obbligo appare, viste le premesse, necessario.
Sul come imporre l’obbligo, si starebbe pensando di utilizzare l’articolo 279 del decreto legge 81/2008, ovvero il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Quest’ultimo prevede per i datori di lavoro l’obbligo di “messa a disposizione dei vaccini per quei lavoratori che non sono già immuni”. Altrimenti il dipendente deve essere allontanato, dichiarato non idoneo al lavoro e quindi licenziato.
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