"La sua agenzia dietro il post della figlia": la verità di Striscia sul caso Ambra Angiolini

Nella puntata di ieri sera di Striscia la Notizia si è tornato a parlare della polemica scaturita dal Tapiro consegnato da Valerio Staffelli ad Ambra Angiolini. Il servizio aveva attirato enormi polemiche perché, secondo molti, era stata umiliata l’attrice “attapirandola” per la fine della relazione con Allegri, in cui lei non aveva colpe. Tre settimane dopo, il tg satirico ha provato a mettere in mostra presunte “zone d’ambra”in quella che viene definita la strategia della Angiolini. Con un servizio dal titolo “La verità sul caso Ambra”, Antonio Ricci ha dedicato largo spazio alla vicenda.

Prima di tutto, è stata smontata l’accusa secondo cui quello di Staffelli sarebbe stato un agguato. Poi si è passati a contrastare la tesi della discriminazione di genere, e a tal proposito è stato fatto vedere come in passato sia stato adottato lo stesso approccio con gli uomini. Infine, l’attrice è stata accusata di aver capitalizzato alla perfezione l’indignazione del pubblico verso il programma. Prima mostrando i dati della crescita di follower su Instagram, poi parlando di una strategia dietro la pubblicazione del post della figlia Jolanda.

Si legge nel comunicato del programma: “Ambra è rappresentata da un’agenzia che si chiama Notoria Lab. Questa pare esser sempre attenta che i loro clienti abbiano il massimo della notorietà possibile. Secondo alcune fonti, il post in difesa della mamma tradita della figlia Jolanda, apparso su Instagram poco dopo la consegna del Tapiro, sarebbe stato architettato proprio nella sede di Notoria”.

Infine, un’ultima precisazione: “La cosa più grave è che tutta la polemica poteva finire il giorno dopo la consegna del Tapiro. Vanessa Incontrada ha telefonato ad Ambra e si sono spiegate e chiarite. Però di questo fatto Angiolini nelle sue dirette radio e Instagram non ha mai dato notizia. Così non si sono evitate minacce di morte arrivate ai conduttori, a Staffelli e ai loro figli”.

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