Enrico Ruggeri nella bufera. Lui spiega: “Attaccato da tutti, cercavo una soluzione”
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Nella giornata di ieri, Enrico Ruggeri aveva annunciato su Twitter che il suo concerto si sarebbe svolto senza obbligo di Green Pass, ma che tutti si sarebbero sottoposti al tampone gratuito. Il cantante ha poi voluto spiegare la sua decisione, tramite una leggera inviata a Rockol, ma prima ha commentato via social il polverone che si è creato intorno alla sua dichiarazione: “Riuscire a beccarsi insulti da ambedue le fazioni solo per aver difeso diritti e cercato soluzioni. Forse fanno bene quelli che tacciono e non prendono mai una posizione, e se non per correre in soccorso dei vincitori”.
Al magazine di musica, poi, ha spiegato: “Sono stato il primo tra musicisti e addetti ai lavori a lanciare un grido d’allarme, cercando di formulare proposte che dessero al nostro mondo dignità e lavoro. non ho mai avuto paura, ho cercato soluzioni rispettando le opinioni di tutti. Ho deciso di tornare sul palco per non abbandonare ancora una volta tecnici, musicisti, e tante persone che vivono di musica e spettacolo. Sono stato attaccato, offeso, minacciato, zittito, in un continuo gioco al massacro teso a delegittimarmi e a mettermi in un angolo”.
“Sono arrivati altri attacchi anche da personaggi pubblici, evidentemente spaventati da una diversa lettura del problema Covid. Forse sbaglio, dovrei rimanere nascosto nel gruppo, evitare di espormi. Purtroppo sono fatto così, credo nella libertà di pensiero, cerco di combattere ingiustizie e soprusi difendendo la mia visione delle cose”, ha concluso Ruggeri.
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