Settembre 8, 2024

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Fedez contro il Codacons: “Sono stufo di essere perseguitato” – FOTO

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fedez

Fedez è finito nel mirino del Codacons, ancora una volta. Il rapper, che sta scalando le classifiche con il suo ultimo pezzo “Mille” insieme a Orietta Berti e Achille Lauro, è stato accusato dall’associazione pubblica di aver truffato i consumatori con la sua raccolta fondi per i lavoratori dello spettacolo paragonandola a quella di Malika Chalhy. Attraverso le sue Instagram Stories, il cantante si è lasciato andare a un lungo sfogo dopo che gli è stata recapitata a casa la raccomandata: “Sarà che oggi piove e sono un po’ metereopatico, ma io ne ho pieni i c******i!“.

Ennesima raccomandata del Codacons dove riescono a paragonare la nostra raccolta fondi, con cui abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro, per i lavoratori dello spettacolo a quella di Malika con cui ci si è comprata una Mercedes. Richiedono quindi di procedere all’immediato sequestro. Fate schifo! Io sono stufo di essere perseguitato da voi ed è incredibile che nessuno faccia niente per controllarvi. So quello che fate e come lo fate. Sono stufo di essere perseguitato da voi pure quando le persone fanno del bene. Vergognatevi!“.

Il precedente del Codacons

Nei video pubblicati Fedez fa riferimento anche alla raccolta fondi organizzata dallo stesso Codacons durante il primo lockdown, rivelatasi poi una truffa: “Io cerco sempre di farmi una risata, però si è arrivati a un punto dov’è insostenibile questa cosa. Ricordo che il Codacons, durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto ‘donate per l’emergenza Coronavirus’ e sono finiti direttamente a loro che non avevano nulla a che fare con l’emergenza sanitaria”.

Questi hanno il coraggio di venire a rompere i c******i dove degli artisti hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla a quella di una ragazzina che si è comprata una Mercedes. Ma come c***o è possibile che in questo paese sia possibile tutto questo?! Io ho almeno una trentina di denunce, devo andare in tribunale per trenta volta con questi s*****i che intasano i pubblici uffici. Mi sono rotto! Non è possibile una cosa del genere!“.

La risposta dell’ente promotore

Il Cesvi, ente promotore insieme a Musica Innovation HUB e La Musica Che Gira del fondo ‘Scena Unita’, ha provato a risolvere la questione pubblicando un comunicato stampa in cui spiega come sia stato gestita la raccolta fondi in modo trasparente e completamente scollegata da quella di Malika trovando inappropriato il paragone. Fedez, dopo aver pubblicato il comunicato nelle proprie Instagram Stories, ha scritto: “Questo si chiama fare le cose con trasparenza. Ora, chi va a chiedere conto sulle iniziative portate avanti dal Codacons e la relativa trasparenza di esse? Chi controlla il controllore? Inaccettabile il reiterarsi di questi comportamenti da parte di un ente riconosciuto dallo Stato che riceve soldi direttamente da un’istituzione pubblica come l’Antitrust”.

“Il progetto “Scena Unita” nasce grazie al sudore di persone che potevano benissimo godersi gli agi della propria vita che invece hanno deciso di mettersi a disposizione per il bene comune di un settore in ginocchio da un anno e mezzo. Senza ricevere nessun plauso e supporto da parte dello Stato e dal Governo. Non è più tollerabile questo silenzio di fronte alle innumerevoli azioni di prevaricazione compiute dal Codacons in questi anni. Un’associazione che lavora spalla a spalla con istituzioni pubbliche che di serio e trasparente ha ben poco. Com’è possibile tutto questo?“.

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