Paolini, la condanna per pedofilia confermata in Cassazione: “L’ho amato, ma è giusto andare in carcere”
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Gabriele Paolini è stato condannato in Cassazione a cinque anni per un caso di pedofilia. Il disturbatore televisivo era accusato di induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale su minore. La vicenda, riporta Leggo.it, risale al 2013 e riguarda una relazione che Paolini aveva con un ragazzo di 17 anni. Secondo gli inquirenti avrebbe indotto alcuni minorenni ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di denaro e regali. “Dico che è stata un’occasione perduta da parte dell’ordinamento giuridico italiano – ha detto all‘Adnkronos l’avvocato Lorenzo La Marca – in cui vi è una discriminazione in base all’orientamento sessuale”.
Lo stesso Paolini ha parlato all’Adnkronos dopo la conferma della condanna in Cassazione a cinque anni di reclusione: “Ho amato quel giovane. Io avevo 39 anni, lui 17, ma lo ho amato per davvero. Se la Cassazione ha confermato la condanna, allora è giusto andare in carcere, non voglio misure alternative. Sono molto giù, non so se mia madre riuscirà a reggere questa botta. Probabilmente pago anche per esser stato sempre un rombico****ni. Su questo non sono difendibile, per 25 anni ho destabilizzato il mondo della tv e sicuro pago per questo”.
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