Caso Grillo, parla la ragazza: "Ecco come mi hanno violentata"

CASO GRILLO – Dopo la polemica per il video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro, sulle pagine de La Stampa parla la vittima. Gianluigi Nuzzi intervista Silvia che racconta della vacanza in Sardegna con l’amica Roberta. Le due quella maledetta sera vanno in taxi al Billionaire dove raggiungono tre amici milanesi. Nel locale conoscono Ciro Grillo e i tre amici che le invitano al loro tavolo. La conoscenza prosegue tanto che tra il ragazzo e Silvia ci sarebbe un bacio nel locale. I tre amici lombardi lasciano le ragazze che seguono i quattro nuovi amici nella villa di Grillo alle 5 del mattino per una spaghettata.

CASO GRILLO – Sul quotidiano si legge che nel taxi che le conduce all’abitazione, nella deposizione degli accusati ci sarebbe un piedino fatto dalla ragazza che sarebbe un senso di consenso. La 19enne nega e, qualora dovesse aver sfiorato il piede di uno di loro, lo avrebbe fatto assolutamente involontariamente. I quattro giovani, stando alle parole di Silvia, continuano a bere vodka (mentre loro dichiarano di aver consumato Red Bull). La situazione inizia però a cambiare poco dopo. Fa freddo, e così Francesco accompagna Silvia a prendere delle coperte nella camera matrimoniale dove per l’accusa l’afferra, sbattendola sul letto, mettendosi sopra, baciandola sulla bocca e provando un approccio sessuale. Lei si divincola e raggiunge il gazebo per cenare con gli altri. Poco dopo le 6 Roberta si mette a dormire sul divano, mentre Silvia viene accompagnata in una stanza singola da Francesco. Qui ci sarebbe un primo rapporto completo non consenziente con gli altri tre che guardano senza intervenire. A un certo punto lei riesce ad andare in bagno dove lo stesso ragazzo la raggiunge, spingendola di spalle nel box doccia per un altro rapporto contro volontà.

Lei piange e accusa gli altri di non esser intervenuti e prova a svegliare l’amica che, però, non si desta dal dormiveglia. Silvia vuole andare via, ma i ragazzi la tranquillizzano nonostante le lacrime della 19enne. Alle 9 la situazione precipita con gli altri tre che la costringono a bere vodka fino a non essere più in sé. A questo punto i quattro l’avrebbero violentata a turno fino a che lei non ha perso conoscenza. Alle 14,45 Roberta si sveglia e trova l’amica paralizzata dalla paura. Le ragazze tornano nel loro b&b e proseguono la vacanza, ma notevolmente cambiata. La ragazza entra in una sorta di mutismo che dura per giorni. I testimoni la vedono sconvolta e cambiata. Dopo qualche giorno viene raggiunta dai genitori, ma la ragazza solo dopo una settimana riuscirà a dire la sua verità alla madre.

Nelle carte dell’inchiesta emergono anche le paure della ragazza perché i quattro non hanno usato precauzioni, andrà in farmacia a prendere la pillola del giorno dopo. Non solo, nell’inchiesta finiscono anche i messaggi tra i quattro che hanno paura della denuncia. Ricordiamo che la teoria dei quattro è che la ragazza fosse consenziente. Adesso l’inchiesta è in mano ai magistrati che dovranno appurare chi dice la verità.

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