Settembre 19, 2024

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Omicidio Regeni, spunta un testimone: “Le autorità egiziane sapevano e…”

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OMICIDIO REGENI – Sono passati più di cinque anni da quel maledetto 3 febbraio 2016, quando il corpo senza vita di Giulio Regeni veniva ritrovato in Egitto. A distanza di così tanto tempo, una nuova testimonianza potrebbe cambiare le carte in tavola. Un nuovo testimone, ritenuto attendibile dai pm di Roma avrebbe puntato il dito contro le autorità del paese nord africano.

“Gli agenti del National Security egiziani sapevano della morte del ricercatore friulano, Giulio Regeni, già il 2 febbraio del 2016, giorno prima del ritrovamento “ufficiale” del corpo. E, per deviare l’attenzione
dalla loro attività, erano pronti ad “inscenare una finta rapina
finita male”. Una rivelazione che potrebbe aggravare la posizione delle persone indagate. La prossima udienza davanti al gup della Capitale è fissata per il prossimo 29 aprile. Per la morte del ricercatore italiano sono imputatati il generale Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.

OMICIDIO REGENI – Secondo quanto riportato dall’Agi, Il testimone ha raccontato agli inquirenti italiani di essere diventato amico di Mohammed
Abdallah, il capo del sindacato indipendente degli ambulanti del
Cairo, che ha “venduto”, secondo l’accusa, il ricercatore
friulano ai servizi segreti egiziani. Parlando di Abdallah, l’uomo ha ripercorso quanto accaduto quel 2 febbraio (24 ore prima del ritrovamento del cadavere, dr): “Ho notato che era palesemente spaventato. Lui mi ha spiegato che Giulio Regeni era morto e che quella mattina era nell’ufficio del commissariato di Dokki in compagnia di un ufficiale di polizia che lui chiamava Uhsam (uno dei quattro 007 imputati, ndr) quando quest’ultimo aveva ricevuto la notizia della morte e che la soluzione per deviare
l’attenzione da loro era quella di inscenare una rapina finita
male”.
La famiglia chiede giustizia e, a distanza di cinque anni, spera che finalmente chi ha ucciso il ragazzo possa scontare la propria pena.

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